Urania 0817 - Nemici nell'infinito by E.C. Tubb

autore:E.C. Tubb [Tubb, E.C.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2011-01-19T09:26:07+00:00

10

Zennor stava appoggiato all' indietro contro la spalliera imbottita del sedile del pilota, e fissava corrucciato i due uomini.

Era Un rudere d'uomo. Sembrava che la vita e la giovinezza fossero state succhiate via dal suo corpo, lasciandolo vuoto e rinsecchito. I piccoli occhi arrossati brillavano in mezzo al confuso arruffio della barba incolta. E l'abito che indossava era ridotto a uno straccio fetido.

— Ho visto la vostra astronave precipitare — disse. — È stata una vera fortuna per me che voi foste lì vicino per distruggere quel pidocchio blu.

— Pidocchio blu? — disse Caleb, aggrottando le sopracciglia.

Il capitano articolò cautamente le mani. La pelle era rossa e sottile, ma il brutto aspetto della carne viva era scomparso.

— Sì. Io li chiamo così. Non so con certezza cosa siano, ma so che sono cose malvage e puzzolenti.

— E sarebbero i nativi di questo pianeta, quelli che hanno l'astroporto?

— No. — Zennor rabbrividì e guardò con paura verso i portelli stagni. — Io so come sono quelli là. Sono diversi.

Caleb guardò Jenner facendogli un cenno. L'ingegnere si alzò e uscì dalla cabina di pilotaggio. Tornò poco dopo con Wilner.

— Be', va meglio? — chiese Caleb, e indicò un sedile all'astronavigatore. — Ho pensato fosse meglio che anche tu sentissi quello che ci dirà Zennor.

L'astronavigatore rispose con un brontolio e si mise a sedere, passandosi il dorso di una mano sul mento. Poi guardò Jenner, ma non disse niente.

— Ero medico di bordo su un piccolo astrocargo — cominciò Zennor. Il vecchio sembrava preso da una specie di frenesia di raccontare, e Caleb pensò che senza dubbio era l'effetto della prolungata solitudine. — Avevamo fatto un breve tuffo in iperpropulsione e stavamo uscendone quando comparve una delle astronavi straniere. Tirarono su di noi con le loro diaboliche armi, e un attimo dopo ci trovammo in questo universo, vicini a questo pianeta. Allora gli stranieri ci presero a rimorchio con un loro misterioso raggio e ci costrinsero ad atterrare vicino a quella specie di torre capovolta, sul piano.

— L'abbiamo vista — disse Caleb.

— Bene, allora sapete di cosa sto parlando. Non mi piaceva affatto quella faccenda e così non lasciai l'astronave con gli altri. Tutto il resto dell'equipaggio si affollò fuori per esplorare. Erano armati, naturalmente, ma non fece differenza.

— Cosa accadde?

— Gli extraterrestri li hanno catturati. — Zennor rabbrividì. — Non mi piace pensarci… Gli stranieri non sono umani, Caleb, non hanno assolutamente niente di umano. E quella gente non aveva nessuna probabilità di salvarsi.

— Come sono questi extraterrestri?

— Non li ho visti chiaramente… Non ho voluto vederli. Tutti i componenti del mio equipaggio crollarono improvvisamente. Forse furono gassati, e subito dopo mi resi conto che l'area attorno all' astronave pullulava di extraterrestri. Osservai un attimo la scena sullo schermo, poi sparai per un vasto raggio, più lontano che mi fu possibile, con le armi della torretta. — Notò l'espressione di disgusto sulla faccia di Caleb. — Non mi biasimate troppo — riprese con decisione. — Se aveste visto quello che ho visto io, avreste fatto la stessa cosa… Poi feci decollare l'apparecchio: in qualche modo ci riuscii.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.